
I manager ad interim coprono un’ampia gamma di competenze: gestione dei progetti, sviluppo, internazionalizzazione, digitalizzazione, reindustrializzazione, ecosviluppo, sviluppo sostenibile, ecc. A volte vengono anche chiamati in soccorso per far fronte a un urgente bisogno di competenze, al punto da essere talvolta assimilati a quelli di un “pompiere di turno”. In questo contesto, ci aspettiamo che fornisca soluzioni rapide ed efficaci, una capacità di ripulire situazioni complesse prima di partire per nuove missioni, con la sensazione di un lavoro ben fatto. Dovremmo quindi ridurre il ruolo di un manager ad interim a quello dei vigili del fuoco, sempre in allerta?
Missioni sotto pressione
Naturalmente, il manager ad interim interviene spesso in situazioni critiche all’interno delle aziende, come ristrutturazioni, trasformazioni, fusioni e acquisizioni, crisi finanziarie o partenze improvvise di manager. Prende di petto la situazione, analizza i problemi, formula raccomandazioni e mette in atto soluzioni più o meno radicali, ma sempre efficaci. Come il vigile del fuoco, il manager ad interim agisce in modo rapido ed efficace per evitare che la situazione peggiori. Deve essere in grado di prendere decisioni informate sotto pressione, tenendo conto sia dei vincoli di tempo che delle sfide strategiche dell’azienda.
Donne e uomini provvidenziali
Per lavorare con successo come manager ad interim, è essenziale avere un insieme variegato di competenze. Prima di tutto, è necessaria una solida esperienza professionale nel settore di riferimento, nonché competenze tecniche all’avanguardia. Il manager ad interim deve essere in grado di comprendere rapidamente le sfide specifiche dell’azienda e di proporre soluzioni adeguate. Inoltre, deve essere altamente adattabile e resiliente. Come un vigile del fuoco che deve affrontare situazioni imprevedibili e talvolta rischiose, il manager ad interim sarà pronto ad affrontare l’incertezza e ad adattarsi rapidamente ai vari ambienti di lavoro. Come bonus, avrà eccellenti capacità di comunicazione e gestione dei conflitti, al fine di mobilitare i team e mantenere un clima di fiducia nonostante le turbolenze.
Uno sguardo oltre
Ma il confronto con i nostri valorosi vigili del fuoco finisce qui. Il manager ad interim adotta un approccio più globale e sostenibile. Oltre a risolvere i problemi immediati, cerca di identificare le cause profonde delle difficoltà dell’azienda e di mettere in atto misure preventive per evitare che si ripetano in futuro. Per fare ciò, il manager ad interim deve saper lavorare a stretto contatto con i team interni all’azienda, formare e istruire i dipendenti o implementare nuove pratiche manageriali per garantire la sopravvivenza e la sostenibilità delle aziende. Il suo obiettivo finale è quello di lasciarsi alle spalle un’organizzazione rafforzata in grado di affrontare le sfide future in modo autonomo.
Gérard Arnaud , Patrice Hournon , Bruno Blaser
Co-fondatori di Manag-in